Abbiamo iniziato circa 15 anni fa ad organizzare soprattutto concerti, ciò ci divertiva anche se quel che realizzavamo non rispecchiava pienamente i nostri desideri. L’indefinito iniziale ha lasciato il posto ad uno spazio organizzato che doveva, finalmente “dare vita” agli eventi agognati e desiderati. L’obiettivo primario era ed è la qualità delle proposte, “tradire” la consuetudine, trasformare la ritualità delle manifestazioni. Da qui l’evocativo e impegnativo nome di tabula rasa per dichiarare la volontà di innovare, riscrivere situazioni, ridare nuova linfa alle serate e, quando le condizioni lo consentono, ospitare nuovi artisti, accogliendo e valorizzando innovativi progetti, cercando di orientare con passione e discrezione le tendenze musicali del territorio.
Il nostro è soprattutto, un grande sforzo comunicativo: creare un nuovo linguaggio che ci permetta di riscrivere gli eventi mettendone in luce, attraverso nuove forme, i significati e i contenuti, spesso velati da metodi obsoleti.

L’esperienza nel settore e la volontà di contribuire alla crescita culturale del nostro territorio c’invoglia a credere in questo tentativo di diffusione, sensibilizzazione e promozione degli eventi di qualsiasi natura a patto che siano espressioni di autentici significati artistici e culturali. Gli eventi di tabula rasa sono momenti di contatto e di relazione, occasioni d’incontro e di conoscenza, modi nuovi di vivere un territorio, una storia, un tempo, suscitando emozioni e svelando lo spazio secreto delle cose.